Quante sciroppi si possono fare con i fiori
Penso ad un fiore e mi immagino subito un prato dall’erba alta, tanti fiori piccoli e grandi di colore diverso, api e farfalle che danzano nell’aria, una leggera brezza calda che smuove tutto con leggiadria, e le cicale che friniscono nascoste tra le piante. Raramente penso ai fiori nei vasi. Per quelli provo dolore. Nessuna forma di vita dovrebbe essere contenuta in uno spazio limitato, è contro natura. Ed è solo perché le piante non sono esseri animati che non ci poniamo nessun problema etico al riguardo. Ma quando vedo un bonsai non riesco a non pensare a quanto grande, rigoglioso e felice sarebbe quell’alberello se solo avesse lo spazio per far crescere le sue radici.
Con questo articolo quello che su cui vorrei riflettere è la nostra mancanza di umanità quando si tratta del nostro rapporto col mondo vegetale. E’ facile indignarsi davanti ad una mucca in un recinto piccolissimo, o ad un pulcino che viene ucciso perché è maschio e non è utile ad ottenere uova. Perché, mi chiedo, è invece facile girarsi dall’altra parte davanti ad un albero tagliato? Perdiamo ogni giorno ettari di foreste e questo non rappresenta solo un pericolo al pianeta e alla nostra vita (che, diciamocelo in tutta onestà, già dovrebbe rappresentare una motivazione sufficiente a farci smettere), ma costituisce anche un delitto tale e quale l’uccisione a sangue freddo di un animale o, a mio avviso, anche di un essere umano. Dobbiamo smettere di credere che la nostra vita valga di più di quella di un qualunque altro essere vivente del pianeta Terra. Allo stesso modo, non possiamo prendere una bella piantina dal suo terreno dove vive felice per metterla in un vasetto e per poi, magari, non bagnarla mai, lasciarla morire o vivere soffrendo.
La natura ci da tantissimo. Mi vengono in mente, come esempio in questo momento, gli sciroppi che si ricavano da vari fiori o infiorescenze. Questo perché mia madre è una fantastica preparatrice di sciroppi. Né fa di tutti i tipi, conosce alla perfezione le proprietà di migliaia di piante e li utilizza sia come alimento che come medicinale. Io ho avuto la fortuna di crescere prendendo uno dei suoi sciroppi ogni volta che stavo male. Non ho mai, sinora, dovuto prendere una medicina non naturale e sono sano come un pesce, e posso affermare e testimoniare che si può vivere senza il bisogno di assumere sostanze chimiche. Perché, dunque, non cominciamo ad apprezzare di piu quello che abbiamo intorno a noi? A riavvicinarci alla vita in armonia con il resto del sistema Terra che facevano i nostri antenati? Allo stadio attuale, dobbiamo fare qualcosa per salvare il nostro pianeta e si tratta di uno sforzo che dobbiamo fare tutti, non solo i leader politici o i grandi investitori. Non piantate fiori nei vasi, metteteli nella terra. Non tagliate, fate crescere. Gli sciroppi, ricordatevi degli sciroppi.…